lunedì 26 settembre 2011
giovedì 22 settembre 2011
La solita...........
La conferenza dei capigruppo del Senato ha rifiutato di mettere in discussione "Parlamento pulito", la legge di iniziativa popolare e ha così "fanculato" i 350.000 cittadini firmatari nonostante la richiesta esplicita di Di Pietro a Schifani. Che dire? Non c'è più niente da dire. La democrazia è stata ormai seppellita dai partiti che ne hanno fatto una dittatura pret-à-porter. E' però corretto sapere chi sono i capigruppo del Senato. Ecco i nomi: Maurizio Gasparri (Pdl), Anna Finocchiaro (Pdmenoelle), Francesco Rutelli (Terzo Polo), Federico Bricolo (Lega Nord), Giampiero D'Alia (Udc), Giovanni Pistorio (Misto), Pasquale Viespoli (Forza Sud). L'unico a favore è stato Felice Belisario (Idv). Parlamento Pulito prevede solo due mandati, Gasparri e Rutelli sono al sesto e la Finocchiaro al settimo...
venerdì 2 settembre 2011
Un’iniezione di virus per uccidere i tumori
Per la prima volta al mondo ricercatori canadesi hanno dimostrato che alcuni virus «oncolitici» aggrediscono le cellule malate ma non quelle sane
MILANO - I virus sono capaci di uccidere i tumori. Una ricerca, appena pubblicata su Nature, dimostra, per la prima volta al mondo, che un’iniezione di virus cosiddetti “oncolitici” provoca la distruzione delle cellule tumorali, senza “infettare” i tessuti sani. L’idea di sfruttare i virus per combattere il cancro non è nuova. Anni fa si era pensato di utilizzarli per stimolare il sistema immunitario ad aggredire le cellule cancerose. Poi i progressi della genetica hanno aperto una nuova prospettiva: modificare i virus in modo da spedirli direttamente sul tumore. È il caso dell'OncoVex, (un preparato costituito da virus dell'Herpes labiale) che ha dimostrato una certa efficacia nel melanoma, quando è iniettato all’interno della massa neoplastica.
POCHI EFFETTI COLLATERALI - I ricercatori dell’Università di Ottawa, autori del lavoro di Nature, invece, hanno pensato di somministrare i virus per via endovenosa, con l’obiettivo di raggiungere tumori diffusi in diversi organi. Lo studio ha coinvolto 23 pazienti, tutti con forme di cancro avanzato e diffuso, insensibili alle terapie standard. Ai pazienti è stata somministrata una singola infusione endovenosa di virus, chiamati JX-594, a cinque differenti dosi. L’obiettivo, in questo studio, era quello di verificare la sicurezza della cura, ma parallelamente sono stati valutati anche gli effetti terapeutici. I ricercatori hanno osservato che i virus si replicavano nei tessuti tumorali, ma non in quelli sani, e nei pazienti, che hanno ricevuto le dosi più alte, hanno visto anche una riduzione o una stabilizzazione della massa tumorale. La terapia era ben tollerata e gli effetti collaterali limitati a sintomi simili a quelli dell’influenza, che duravano meno di un giorno.
CONTRO IL VAIOLO - «È la prima volta nella storia medica – ha commentato John Bell dell’Ottawa Hospital Research Institute – che i virus, somministrati per endovena, si replicano in maniera consistente e selettiva nei tessuti neoplastici. Non solo, ma i tumori, infettati dai virus, esprimono anche geni estranei, veicolati da questi ultimi, che possono rappresentare un bersaglio di nuove terapie». Il virus JX-594 è derivato da un ceppo di virus del vaccino, quello utilizzato per la vaccinazione antivaiolosa, ha una naturale capacità di replicarsi nelle cellule tumorali e può essere manipolato geneticamente in modo da aumentare le sue proprietà anti-cancro. «I virus oncolitici sono unici – ha aggiunto Bell – perché possono aggredire il tumore in molti modi, hanno pochi effetti collaterali, a confronto con altri trattamenti, e possono essere “personalizzati” e adattati a diversi tipi di cancro».
Adriana Bazzi
abazzi@corriere.it
01 settembre 2011
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