martedì 6 aprile 2010

In questi giorni, tra le varie notizie o pseudo tali, c'è il nuovo aumento dei carburanti.
Capisco che le varie compagnie facciano "CARTELLO" e che decidano di aumentare i prezzi del carburante in base al costo del petrolio al barile.
Ma mi chiedo anche come mai non sia possibile fare nulla.
Come tutti, so anche io che le "ACCISE" incidono molto sul prezzo del carburante alla pompa, ma ho deciso di voler sapere cosa sono queste tasse chiamate accise, anche se in verità sono vivissime.
Facendo 1 discorso generale si può dire che per ogni pieno da 25 euro di benzina pagate al distributore, quasi 16,5 euro vanno direttamente nelle casse dello stato, sotto forma di tasse tra accisa e Iva. Come dire cioè che quasi due-terzi della cifra pagata per ogni rifornimento completo bruciano in tasse.
In pratica, sono divise secondo le seguenti voci:
* 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935
* 14 lire per la crisi di Suez del 1956;
* 10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
* 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966;
* 10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
* 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
* 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980;
* 205 lire per la missione in Libano del 1983;
* 22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
* 39 lire (0.020 euro) per il rinnovo del contratto degli autoferrotranviari del 2004.

Penso che ogni commento sia superfluo.

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